Siamo prossimi alla festa di Halloween e noto, anche semplicemente parlando con i miei figli che questa tradizione, negli ultimi anni, ha conquistato sempre più l’immaginario nazionale.

Maschere, scherzetti e dolcetti, trucchi un po’ terrificanti e un po’ buffi, processioni di bambini di casa in casa muniti di travestimenti e sacchetti… insomma in questo nostrano carnevale della paura e dell’horror non può mancare qualche bella lettura a tema.
 
Quest’anno mi sono lasciata affascinare dal tema delle streghe, protagoniste indiscusse di fiabe e racconti e, da sempre, spauracchio dei bambini.
Streghe cattive, fameliche, spaventose, astute. Ma anche streghe un po’ tonte, impacciate, sprovvedute.
E se ci fossero anche streghe troppo sole? E perfino streghe buone e generose?
 
Nei tre albi illustrati che ho scelto di presentarvi oggi ne vedremo di tutte le belle. Anzi, trattandosi di streghe, di tutte le “brutte”!
Cominciamo da una fattucchiera proprio cattiva cattiva, di quelle terrificanti e crudeli, che rapiscono i bambini per mangiarli, cucinandoli secondo mille ricette, una più sconvolgente dell’altra.
 
Copertina del libro Pizzicami, Pizzicamè e la strega
 
Il libro è “Pizzicamì, Pizzicamè e le strega” di Henriette Bichonnier, illustrato da Pef ed edito da Emme Edizioni per la versione in grande formato, o a marchio EL per il tascabile di piccole dimensioni e piccolo prezzo.
La storia, nonostante l’incipit un po’ da brivido dove viene presentata la strega e la sua insana abitudine di rapire i bambini per i suoi pasti, è esilarante. Perfetto per la lettura ad alta voce, un racconto fresco e divertentissimo, da leggere tutto d’un fiato, probabilmente senza mai smettere di ridere.
 
La perfida strega che divora i bambini dopo averli cotti a puntino viene messa nel sacco dall’arguta inventiva di due simpaticissimi discoli, secondo una schema di giochetti verbali e battute ben note ai bambini.
 - Pizzicamì e Pizzicamè sono seduti dentro al cesto, Pizzicamì finisce di sotto: chi rimane dentro al cesto? –
- Pizzicamè! rispose distrattamente la strega e immediatamente i due manigoldi la pizzicarono con tanta forza che le venne la mano tutta blu.
- Ahiaa! Che cosa vi prende?
- Sei stata tu a dire Pizzicamè!
 
E così via, la cattivona un po’ troppo distratta ne subisce di tutti i colori dai due monellacci che ha appena rapito.
E dopo Pungimì e Pungimè, Picchiamì e Picchiamè, Mordimì e Mordimè, Frustamì e Frustamè, Graffiamì e Graffiamè e un altro bel po’ di torture, non resta che trovare la formula giusta per far precipitare la stregaccia dalla sua stessa scopa e liberarsene per sempre, restituendo a tutti i bambini la libertà (alle maestre, pare, un po’ meno….)
Al testo scoppiettante si accordano perfettamente i disegni umoristici di Pef.
Allegri ed espressivi, dai tratti che ricordano il fumetto, ben caratterizzano i personaggi e le situazioni narrate.
 
Copertina del libro "La strega Rossella"
 
Ma passiamo ora a tutt’altro registro: una strega di buon cuore per un albo che esalta il valore dell’amicizia.
Si tratta de “La strega Rossella” dell’affiatatissima coppia artistica Julia Donaldson e Axel Scheffler, anche questo edito da Emme Edizioni per il cartonato e come EL per il tascabile.
 
Un piccolo classico dell’illustrato, amato da tantissimi bambini e spesso recitato a memoria. Sì, perché l’autrice scrive i suoi testi in rima e ne risultano piacevolissimi racconti-filastrocca dove la chiarezza e l’esaustività della narrazione non paga nessun pegno alla musicalità della parola.
Rossella vola a cavallo della sua scopa, come ogni strega che si rispetti, ma per colpa del vento comincia a perdere via via i suoi effetti personali. Il cappello, il fiocco, perfino la bacchetta cadono giù. Ma per fortuna ogni volta c’è un simpatico animaletto in grado di ritrovare gli oggetti. Cosa fare per ringraziarli? La streghetta non trova un modo migliore che invitare i nuovi amici a fare un giro sulla sua scopa.
Fin quando un mostro inaspettato fa a sua terrificante comparsa, deciso a papparsi la strega in un sol boccone.
 
Sarà l’inventiva e la furbizia dei piccoli animali a salvare Rossella, insegnando ai bambini che l’unione, anche dei più deboli, fa la forza. Soprattutto se associata ad un pizzico di intelligenza e arguzia.
Ed essere generosi e dividere con gli altri le proprie cose porta ad avere più amici. E gli amici, si sa, in senso reale o figurato, salvano la vita!
Deliziose e colorate, ben dettagliate e vivaci, le belle illustrazioni di Axel Scheffler. Tutte da guardare e riguardare con i loro particolari e l’allegra e simpatica resa dei personaggi.
 
Per ultimo vi presento un albo meno noto. Anch’esso adatto alla lettura ad alta voce, con un testo brioso e divertente ma  con quel pizzico si suspense un po’ paurosa che ben si accorda con la notte di Halloween.
E, cosa che non guasta, con un bel messaggio che valorizza l’importanza dell’affetto e dell’allegria e insegna che chi sembra cattivo e scorbutico, magari, alle volte, è semplicemente solo.
 
Copertina del libro "3 streghe"
 
Il libro è “3 streghe” di Gregoire Solotareff, autore ed illustratore francese, e pubblicato in Italia da Babalibri, casa editrice leader e all’avanguardia nelle proposte di lettura per l’età prescolare.
Scolly, Schelly e Scory sono tre sorelle, brutte, arcigne e stortignaccole. Tutti le chiamano “le tre S”. Per cosa sta S? Semplice: per tutto ciò che di più sgradevole e ripugnante si possa immaginare con questa inziale.
Le tre streghe, con i loro nasi lunghi e affilati, i cappellacci, gli abiti scuri e lo sguardo torvo, fanno davvero paura. Tanto che nessun bambino passa mai nei pressi della loro dimora.
 
Un giorno però, due ragazzini, ridendo e tenendosi per mani, passeggiano nei pressi della casa delle tra sorelle. Orrore! Due bambini e per giunta allegri! Prontamente vengono acchiappati e portati all’interno della stamberga delle streghe. Per essere divorati? Ridotti in schiavitù? Usati per gli incantesimi?
Ma no! Le tre S vogliono solo conoscere il segreto del loro buon umore…
Ma le spiegazioni non serviranno poi a molto: sarà il contagio di una risata e la scoperta di non essere poi tanto sgradite a trasformare le vecchiacce in tre allegre e colorate signore.
Gradevolissimo da leggere, il testo coinvolgente si unisce ad illustrazioni originali, dai colori pastosi ed intensi, le figure poco definite nei tratti ma espressive. Bei dipinti dalla pennellata piena, le ombreggiature e i larghi contorni neri, incorniciati e sgargianti sugli sfondi bianchi.
Tutti e tre gli albi sono indicati a partire dai 4 anni di età.
 
Buona lettura e buona notte delle streghe!

Posted by Federica Pizzi