Mama in Zürich: espatriare con famiglia

il blog di Carlotta G

Ritratto di Carlotta G

Da sempre curiosa di altre culture e abitudini, mamma espatriata con famiglia a Zurigo dal (quasi) lontano 2013. Blogger a tempo perso, studentessa suo malgrado di lingua teutonica e insegnante di Yoga, dove finalmente è solo se stessa e prova ogni tanto a indicare anche agli altri la possibilità di essere solo se stessi.
Da secoli si ripromette di scrivere un libro, forse, prima o poi. Non sullo yoga, ma sulla capacità di "vivere altrove". Intanto scrivo della mia vita a nord delle Alpi anche sul mio blog personale La vita a modo mio 

<<Mio figlio direbbe, se potesse esprimersi in modo troppo forbito per i suoi cinque anni, che la vita è un cantiere. Gli piacciono così tanto che ci sono stati momenti in cui diventava problema gestire diversamente i suoi passatempi all'aperto. Non posso, però che essere d'accordo con lui. In pochi anni la mia (e la nostra) vita è cambiata almeno tre volte.
Sono stata una mamma che ha tentato di conciliare faticosamente un lavoro impegnativo con la sua famiglia, una donna che ha deciso di prendersi l'anno sabbatico, per sperimentare poi, in modo del tutto inatteso, una strana esperienza di telelavoro part-time, fino ad arrivare ad un espatrio quasi improvviso a nord delle Alpi. Zurigo ci aspettava.>>

E’ iniziata la stagione “buia” a Zurigo, quella in cui il sole - e il meraviglioso cielo luminoso - spariscono per giorni o settimane, lasciando tutto avvolto nelle indistinte sfumature del grigio piombo.

Forse non in molti lo sanno, ma da 15 anni Zurigo ospita, tra la fine del mese di settembre e l’inizio di ottobre, un festival del cinema abbastanza noto, la cui fama è sicuramente cresciuta nel tempo.

Qualche giorno fa sono casualmente passata di fronte ad un locale vicino a casa che potrei definire un “healty fast food”, come ce ne sono diversi qui a Zurigo.

Diciamolo onestamente: viaggiare sulle strade – e autostrade – svizzere può essere estremamente frustrante.

C’è un tema abbastanza interessante, dal punto di vista di chi vive “fuori” dalla Svizzera, che credo di non aver – stranamente - mai affrontato in questi anni, e che costituisce sicuramente una grande curiosità per gli italiani (meglio ancora per LE italiane). Sto parlando della lavatrice.

Sono molti i luoghi comuni, più o meno noti, sulla Svizzera: il cioccolato, gli orologi (una volta a cucù), le Alpi ricoperte di neve, le banche e le industrie farmaceutiche. Certo, possono sicuramente rappresentare uno sguardo panoramico interessante su un piccolo paese incastrato nel centro de